Green up your life! è il claim con cui Roberta Bartocci, Biologa Nutrizionista, presenta la nuova professione del Vegcoach, da lei ideata per sensibilizzare persone, aziende e istituzioni su come le nostre scelte alimentari hanno un impatto sull'ambiente e sulla nostra salute.
Il Vegcoach è una figura davvero innovativa a cui nessuno aveva ancora pensato e che nasce con l'obiettivo di supportare ed allenare tutti noi a vivere in modo più sano e più etico partendo proprio da quello che mangiamo per accompagnarci, passo dopo passo e con semplicità, verso uno stile di vita più rispettoso di noi stessi, dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi.
Con il Vegcoach impareremo come disagi e malesseri psicofisici possono essere prevenuti o alleviati adottando uno stile alimentare veg e capiremo come molte delle certezze, che fino ad ora hanno guidato le nostre scelte alimentari, sono in realtà molto lontane dall'essere vere.
Grazie ai suoi consigli impareremo a cucinare e a fare la spesa in modo diverso, a utilizzare al meglio ingredienti e alimenti come le proteine vegetali, e scopriremo nuovi saperi e sapori che ci stupiranno davvero.
Ma Roberta, in qualità di Vegcoach, offre consulenze non solo alle singole persone ma anche ad aziende che vogliono rendere più etici i proprio servizi e prodotti e a istituzioni che decideranno di avvalersi della sua professionalità ed esperienza di biologa nutrizionista per delineare nuovi percorsi a favore di un maggior benessere della comunità.
Noi di Equology conosciamo Roberta ed abbiamo avuto il piacere di lavorare con lei e di apprezzarne le doti sia professionali che personali: è difficile trovare in un'unica persona sapienza. conoscenza e preparazione scientifiche, fermezza e determinazione unite a sensibilità e garbo.
Seguiamola, interpelliamola e alleniamoci con lei per migliorarci e migliorare la vita del nostro pianeta: regaliamoci e regaliamo alle persone a cui teniamo sessioni di vegcoaching per imparare a vivere in modo davvero più leggero.
Per ogni approfondimento sulla professione del Vegcoach: www.vegcoach.it
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martedì 20 dicembre 2011
giovedì 29 settembre 2011
Per una settimana intera mangia in modo sano, gustoso e divertente
C'è un modo per farlo.
Un modo gustoso e divertente.
Ma soprattutto nuovo.
Che può essere un viaggio per provare sapori e ingredienti diversi.
Tutto questo senza far male alla salute, all'ambiente e agli animali e senza rinunciare ai piaceri della tavola.
Dall'1 al 7 ottobre aderisci alla settimana veg internazionale, scegli menù e ricette senza ingredienti di origine animale e partecipa alla Veg Hip Week anche se non sei a Milano.
Entra in contatto col mondo veg attraverso le aziende che hanno aderito all'iniziativa per scoprire alcuni dei tanti prodotti 100% vegetali disponibili sul mercato e assaggiali.
Poi, se ti va, scrivici cosa ne pensi.
Anche le nostre scelte alimentari possono contribuire a far star meglio il nostro pianeta: tutti possiamo fare la nostra parte.
Buon appetito!
giovedì 15 settembre 2011
Vestite Biologico per la vostra salute e per quella dell'ambiente
I capi in cotone biologico sono i migliori con cui vestirsi per la nostra salute e per quella dell'ambiente.
La maggior parte delle coltivazioni di cotone si attengono a tecniche di lavorazione tradizionali.
Questo fa sì che, quella del cotone, sia tra le produzioni più inquinanti del pianeta a causa del massiccio uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
Se optate per il cotone biologico fate bene al pianeta e a voi stessi, non esponendovi al contatto con i residui dei pesticidi tossici presenti nei capi di abbigliamento tradizionali.
Per approfondimenti: http://www.stilebiologico.it/materiali/cotone.php
giovedì 4 agosto 2011
Acqua sporca: l’Italia rischia sanzioni dall’Unione Europea
I nostri scarichi fognari finiscono spesso nei mari e nei fiumi senza essere trattati.
A denunciarlo è la Commissione Europea che ha ripreso l’Italia per non essersi ancora dotata di sistemi di depurazione delle acque reflue.
In particolare, la richiesta della UE riguarda i centri urbani con più di 10mila abitanti, dove questi impianti avrebbero dovuto essere istituiti già dal 1998.
La mancanza di impianti idonei di depurazione delle acque comporta rischi per la salute dell’uomo e per l’ambiente marino.
Gli Stati Membri sono anche tenuti a garantire che le acque di scarico subiscano un trattamento secondario allo scopo di rimuovere le sostanze inquinanti prima che siano scaricate nei mari e nei fiumi.
In Italia almeno 143 città, sparse per la penisola, non sono ancora collegate ad un impianto fognario adeguato e sono prive di impianti per il trattamento secondario.
Insomma siamo decisamente indietro rispetto agli standard richiesti dalla direttiva europea!
Fonte: Altroconsumo periodico di informazione, difesa e rappresentanza dei consumatori
http://www.altroconsumo.it/
martedì 12 luglio 2011
Ciò che mangiamo e respiriamo entrano a far parte di noi
Dal punto di vista della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), l'alimentazione, insieme alla respirazione, sono le due fonti dell'energia acquisita che permette al nostro corpo di svilupparsi e di vivere. Ciò che mangiamo e l'aria che respiriamo entrano dunque intimamente a far parte di noi stessi. Ciò è confermato, in termini diversi dalla moderna biologia, che c'informa che i nostri tessuti e tutte le sostanze contenute nel nostro corpo sono costruite usando le materie prime contenute negli alimenti che introduciamo e nell'aria che respiriamo.
Se ciò che mangiamo (farmaci inclusi) diventa parte di noi, è logico pensare che, nel medio-lungo periodo, attuando precise scelte alimentari noi possiamo modificare profondamente il nostro organismo. Da questa intuizione nasce la consapevolezza del potere terapeutico della dieta, intesa come un regime programmato di alimentazione.
Anche nell'impiego pratico della dietetica, la MTC segue il principio dell'armonia fra uomo e cosmo.
La scelta dei cibi per essere di giovamento deve seguire le stagioni, anche perché, studiando la natura e i sapori degli alimenti, scopriamo che ogni stagione ci offre proprio le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il suo clima e per preparare le energie del nostro corpo alla stagione che verrà.
Il modo di consumare i cibi è infine un ulteriore aspetto importante; la tranquillità e la pace interiore, il silenzio o l'armonia dei suoni, l’energia positiva che apportiamo al cibo mentre lo prepariamo con amore (conferma da parte della fisica quantistica) e la masticazione lunga e completa fanno la differenza, provare per credere.
Per ulteriori approfondimenti:
http://ilmioequilibrio.blogspot.com/2011/07/introduzione-alla-dietetica-energetica.html
Se ciò che mangiamo (farmaci inclusi) diventa parte di noi, è logico pensare che, nel medio-lungo periodo, attuando precise scelte alimentari noi possiamo modificare profondamente il nostro organismo. Da questa intuizione nasce la consapevolezza del potere terapeutico della dieta, intesa come un regime programmato di alimentazione.
Anche nell'impiego pratico della dietetica, la MTC segue il principio dell'armonia fra uomo e cosmo.
La scelta dei cibi per essere di giovamento deve seguire le stagioni, anche perché, studiando la natura e i sapori degli alimenti, scopriamo che ogni stagione ci offre proprio le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il suo clima e per preparare le energie del nostro corpo alla stagione che verrà.
Il modo di consumare i cibi è infine un ulteriore aspetto importante; la tranquillità e la pace interiore, il silenzio o l'armonia dei suoni, l’energia positiva che apportiamo al cibo mentre lo prepariamo con amore (conferma da parte della fisica quantistica) e la masticazione lunga e completa fanno la differenza, provare per credere.
Per ulteriori approfondimenti:
http://ilmioequilibrio.blogspot.com/2011/07/introduzione-alla-dietetica-energetica.html
giovedì 23 giugno 2011
La vita del pianeta è nelle nostre mani
"Il costante ripetersi di eventi che mettono a rischio la salute del pianeta, oltre alla pratiche nocive per l'ambiente che sono state messe in atto a partire dalla seconda metà XIIX secolo, impongono oggi un forte impegno da parte dell'intera comunità in quanto l'ambiente è un bene di tutti ed è necessario che ciascuno faccia la propria parte per preservarlo prima che sia troppo tardi.
I problemi da affrontare sono molti ma sarà solo attraverso la diffusione dell'informazione e l'adozione di strategie pragmatiche e realizzabili che potremo ottenere comportamenti più virtuosi da parte di tutti."
Questo è ciò che afferma Low Impact, associazione nata per divulgare e promuovere l'impegno per la salvaguardia del pianeta.
Low Impact ha introdotto un approccio nuovo al Risparmio Ambientale.
Tale approccio consiste nella condivisione delle responsabilità rispetto al tema del Risparmio Ambientale tra istituzioni, imprese e cittadini.
Secondo Low Impact ciascuno può fare la sua parte.
Le imprese e le istituzioni, che sono i soggetti che incidono maggiormente sull’ambiente, possono adottare comportamenti e decisioni più orientati al Risparmio Ambientale, così come previsto dai Disciplinari Low Impact. Solo rispettandoli possono entrare a far parte dell’Associazione.
Ma loro non sono i soli soggetti a doversi impegnare perché anche noi privati cittadini possiamo fare la nostra parte e possiamo svolgere un ruolo di assoluto rilievo.
Per approfondimenti e per scoprire come anche tu puoi fare la tua parte visita il sito http://info.lowimpact.it/
I problemi da affrontare sono molti ma sarà solo attraverso la diffusione dell'informazione e l'adozione di strategie pragmatiche e realizzabili che potremo ottenere comportamenti più virtuosi da parte di tutti."
Questo è ciò che afferma Low Impact, associazione nata per divulgare e promuovere l'impegno per la salvaguardia del pianeta.
Low Impact ha introdotto un approccio nuovo al Risparmio Ambientale.
Tale approccio consiste nella condivisione delle responsabilità rispetto al tema del Risparmio Ambientale tra istituzioni, imprese e cittadini.
Secondo Low Impact ciascuno può fare la sua parte.
Le imprese e le istituzioni, che sono i soggetti che incidono maggiormente sull’ambiente, possono adottare comportamenti e decisioni più orientati al Risparmio Ambientale, così come previsto dai Disciplinari Low Impact. Solo rispettandoli possono entrare a far parte dell’Associazione.
Ma loro non sono i soli soggetti a doversi impegnare perché anche noi privati cittadini possiamo fare la nostra parte e possiamo svolgere un ruolo di assoluto rilievo.
Per approfondimenti e per scoprire come anche tu puoi fare la tua parte visita il sito http://info.lowimpact.it/
mercoledì 15 giugno 2011
Ma la bicicletta piace agli italiani?
Nonostante sia risaputo che la bicicletta giova alla salute in termini di allenamento muscolare, miglioramento della circolazione e dimagrimento e che risolve in un colpo solo il problema del parcheggio, delle code nel traffico e del costo di benzina, assicurazione e bollo, agli italiani in realtà piace poco.
Lo dice la rivista Natural Style, secondo cui la bici viene usata almeno 3 o 4 volte alla settimana solo dal 9% della popolazione italiana e non più di 1 o 2 volte dal 14%.
Infatti la maggior parte degli italiani, ovvero il 75%, la
utilizza rarisssimamente.
Tra le ragioni per cui si sceglie di andare in bicicletta, al primo posto c'è la salute (35%), poi il tempo libero (25%), l'economicità (17%) e il problema del traffico e le code (16%) e, solo all'ultimo posto, la difesa dell'ambiente (5%).
Chissà se la passione per la bici, col tempo, non attecchirà sempre più anche in Italia, magari facendoci arrivare ai livelli di Manhattan a New York, dove il 77% degli abitanti ha completamente abbandonato l'auto in favore della bicicletta.
Per ora, nel nostro Paese, solo a Bolzano è avvenuto il sorpasso della bici sull'auto: gli spostamenti in bicicletta hanno superato quelli in automobile del 2% (29 contro 27 per cento), grazie anche all'amministrazione comunale che ha realizzato oltre 50 chilometri di piste ciclabili (fonte: Virgilio Donne).
Lo dice la rivista Natural Style, secondo cui la bici viene usata almeno 3 o 4 volte alla settimana solo dal 9% della popolazione italiana e non più di 1 o 2 volte dal 14%.
Infatti la maggior parte degli italiani, ovvero il 75%, la
utilizza rarisssimamente.
Tra le ragioni per cui si sceglie di andare in bicicletta, al primo posto c'è la salute (35%), poi il tempo libero (25%), l'economicità (17%) e il problema del traffico e le code (16%) e, solo all'ultimo posto, la difesa dell'ambiente (5%).
Chissà se la passione per la bici, col tempo, non attecchirà sempre più anche in Italia, magari facendoci arrivare ai livelli di Manhattan a New York, dove il 77% degli abitanti ha completamente abbandonato l'auto in favore della bicicletta.
Per ora, nel nostro Paese, solo a Bolzano è avvenuto il sorpasso della bici sull'auto: gli spostamenti in bicicletta hanno superato quelli in automobile del 2% (29 contro 27 per cento), grazie anche all'amministrazione comunale che ha realizzato oltre 50 chilometri di piste ciclabili (fonte: Virgilio Donne).
mercoledì 6 aprile 2011
Low Impact, partner di Econtamination dove il rispetto ambientale si condivide tra istituzioni, imprese e cittadini
ECO-NTAMINATION a Milano dal 12 al 17 aprile 2011
dalle 10.00 alle 20.00 martedì, giovedì e domenica
dalle 10.00 alle 21.00 mercoledì [cocktail ore 19.00]
dalle 10.00 alle 24.00 venerdì e sabato
protagonista del Fuorisalone [ingresso libero]
allo Spazio Botta 8 Porta Romana Design
ECO-NTAMINATION E' ANCHE: Low Impact
Low Impact, partner di Econtamination è un'associazione che introduce un approccio nuovo al risparmio ambientale per divulgare e promuovere l'impegno per la salvaguardia del Pianeta.
Tutto questo si traduce nel portale info.lowimpact.it.
Questo approccio consiste nella condivisione delle responsabilità rispetto al tema del Risparmio Ambientale tra istituzioni, imprese e cittadini.
Secondo Low Impact ciascuno può fare la sua parte.
Tutti possiamo fare la differenza
Il Pianeta è nostro e ogni singola azione comporta delle conseguenze, le imprese e le istituzioni essendo coloro che incidono maggiormente sull'ambiente, possono adottare comportamenti e decisioni che si orientano di più al Risparmio Ambientale, così come previsto dai Disciplinari Low Impact.
Solo rispettandoli si può entrare a far parte dell'Associazione.
Non sono soltanto le imprese e le istituzioni a dover impegnarsi, ma anche noi privati cittadini possiamo e dobbiamo fare la nostra perchè svolgiamo un ruolo di assoluto rilievo.
Come possiamo fare tutto questo?
Dobbiamo come prima cosa adottare comportamenti quotidiani rispettosi dell'ambiente, ma anche e soprattutto informarci, riunendoci in una Community e testimoniando così la nostra attenzione nei confronti di imprese e istituzioni che si impegnano in tal senso.
Il nostro essere consapevoli di cosa fanno le imprese e le istituzioni costituirà per loro un forte stimolo per migliorare sempre di più.
La missione di Low Impact è proprio quella di mobilitare collettività, imprese, istituzioni e cittadini, affinchè adottino comportamenti concreti per preservare la salute del Pianeta ed estendere la filosofia Low Impact a livello internazionale.
Tutto questo si traduce nel portale info.lowimpact.it.
Questo approccio consiste nella condivisione delle responsabilità rispetto al tema del Risparmio Ambientale tra istituzioni, imprese e cittadini.
Secondo Low Impact ciascuno può fare la sua parte.
Tutti possiamo fare la differenza
Il Pianeta è nostro e ogni singola azione comporta delle conseguenze, le imprese e le istituzioni essendo coloro che incidono maggiormente sull'ambiente, possono adottare comportamenti e decisioni che si orientano di più al Risparmio Ambientale, così come previsto dai Disciplinari Low Impact.
Solo rispettandoli si può entrare a far parte dell'Associazione.
Non sono soltanto le imprese e le istituzioni a dover impegnarsi, ma anche noi privati cittadini possiamo e dobbiamo fare la nostra perchè svolgiamo un ruolo di assoluto rilievo.
Come possiamo fare tutto questo?
Dobbiamo come prima cosa adottare comportamenti quotidiani rispettosi dell'ambiente, ma anche e soprattutto informarci, riunendoci in una Community e testimoniando così la nostra attenzione nei confronti di imprese e istituzioni che si impegnano in tal senso.
Il nostro essere consapevoli di cosa fanno le imprese e le istituzioni costituirà per loro un forte stimolo per migliorare sempre di più.
La missione di Low Impact è proprio quella di mobilitare collettività, imprese, istituzioni e cittadini, affinchè adottino comportamenti concreti per preservare la salute del Pianeta ed estendere la filosofia Low Impact a livello internazionale.
Samantha Barbero
Etichette:
eventi ambiente,
inquinamento ambientale,
salvaguardia pianeta
venerdì 25 marzo 2011
Cambiamenù, il sito dell'informazione veg rivolto a tutti i consumatori
ECO-NTAMINATION a Milano dal 12 al 17 aprile 2011
dalle 10.00 alle 20.00 martedì, giovedì e domenica
dalle 10.00 alle 21.00 mercoledì [cocktail ore 19.00]
dalle 10.00 alle 24.00 venerdì e sabato
protagonista del Fuorisalone [ingresso libero]
allo Spazio Botta 8 Porta Romana Design
ECO-NTAMINATION E' ANCHE: Cambiamenu
dalle 10.00 alle 20.00 martedì, giovedì e domenica
dalle 10.00 alle 21.00 mercoledì [cocktail ore 19.00]
dalle 10.00 alle 24.00 venerdì e sabato
protagonista del Fuorisalone [ingresso libero]
allo Spazio Botta 8 Porta Romana Design
ECO-NTAMINATION E' ANCHE: Cambiamenu
Il sito www.cambiamenu.it è per tutti i consumatori, non solo vegetariani, ed offre un'opportunità in più a tutti: quella di arricchire, variare e migliorare la propria alimentazione e di essere maggiormente consapevoli dell'incidenza che le nostre scelte alimentari hanno sull'ambiente, gli animali e la salute. Ci permette di verificare quanti e quali benefici ciascuno di noi può concretamente realizzare attraverso le scelte quotidiane.
Il sito, inoltre, ha il pregio di trattare aspetti anche seri e complessi con un linguaggio e una grafica accessibile rivolta anche ai più giovani e a coloro che non hanno specifiche in tema di alimentazione. E' un sito interattivo, diviso in due sezioni distinte: i luoghi in cui mangiare veg e le ricette per poter ampliare con fantasia e praticità la propria alimentazione.
La scelta vegetariana spiegata sul sito www.cambiamenu.it
Attraverso il sito, i visitatori scoprono che la scelta vegetariana ha un impatto davvero meno invasivo sotto molteplici aspetti, in particolare comporta:
- Un minore speco di risorse idriche: per produrre 1 kg di carne bovina sono necessari oltre 15.000 litri d'acqua, per 1 kg di carne di maiale 4.800 litri, 3.500 litri per 1 kg di pollo, contro i 1.300 litri per 1 kg di frumento, i circa 1.900 litri per 1 kg di riso, e 2000 litri per 1 kg di soia. La produzione di 5 kg di carne bovina comporta l'uso di una quantità d'acqua pari al consumo annuo di una famiglia media americana. L'impronta idrica di una persona (consumo reale e virtuale di acqua) corrisponde a 1.500/2.600 litri per un vegetariano, contro i 3.000/5.000 litri per una persona che consuma carne.
- Un minore effetto inquinante: ogni animale allevato produce un inquinamento del suolo pari a 30 volte il suo peso. Il 18% delle emissioni globali di gas serra (più del 14% prodotto dai trasporti) deriva dagli animali allevati. Sostituendo 1 kg di carne a settimana con proteine vegetali (es. seitan, tofu, soia, ecc.) si risparmiano circa 36 Kg di CO2 prodotta dagli animali: in un anno si possono risparmiare dunque ben 1.872 kg di CO2.
- Una riduzione della deforestazione: il 30% delle terre del Pianeta è destinato al pascolo. Ogni hamburger comporta la distruzione di 5 mq di foreste: 35 mq per ogni kg di carne. Con il raccolto ottenuto da un appezzamento di terra necessario a nutrire una persona onnivora, potrebbero essere nutriti 20 vegetariani. Ma il 90% per cento della soia e il 50% dei cereali prodotti nel mondo sono utilizzati per produrre mangimi animali: per 1 kg di carne sono necessari 15 kg di cereali.
- Minori effetti negativi sulla salute: i dati scientifici dimostrano che i vegetariani presentano una minore incidenza di cardiopatie (-24%) rispetto ai consumatori di carne, una minore incidenza di cancro (-12% rispetto a ogni tipo di cancro, -45% di cancro del sangue), un minore rischio di obesità, un minore rischio di diabete di tipo 2, o alimentare, (-80%).
- Minori sofferenze per gli animali: il 99% della carne prodotta proviene da allevamenti intensivi dove gli animali vengono fatti nascere e ingrassare, in condizioni di immobilità e di stress, esclusivamente per diventare prodotti da consumare. Se ogni italiano mangiasse vegetariano 1 giorno alla settimana per un anno, risparmieremmo la vita a 12 milioni di animali (esclusi quelli acquatici).
La newsletter è ricca di informazioni e di ricette nuove e sfiziose.
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Samantha Barbero
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