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giovedì 22 settembre 2011

Low Impact intervista la Dott.ssa Luciana Baroni Presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

Prosegue il nostro percorso di avvicinamento alla Veg Hip Week. Tra i partecipanti più attesi abbiamo scelto di intervistare la dottoressa Luciana Baroni presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

VegPyramid: cosa vuol dire?
VegPyramid è la piramide vegetariana italiana. Si tratta della proposta di Linee Guida per vegetariani italiani, a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, che trasforma visivamente le raccomandazioni per realizzare una corretta alimentazione (in questo caso vegetariana) in gruppi di cibi e relative quantità. E’ disponibile sul sito www.vegpyramid.info.

Veg… a tutti i costi o bisogna anche qui scegliere (es. OGM, prodotti di importazione, ecc.)?
Chi sceglie di diventare vegetariano ha 3 motivazioni principali: etica (rispetto per gli animali), salutistica, ecologica (che include anche l’aspetto etico nei confronti delle popolazioni svantaggiate dal punto di vista alimentare). E’ chiaro che solo la prima delle categorie di vegetariani può non necessariamente essere interessata agli aspetti che lei suggerisce, mentre le altre due categorie lo sono. Se si aggiunge però che quasi sempre le tre motivazioni “convivono” in uno stesso soggetto, ecco che sono importanti per tutti i vegetariani, anche se non così importanti come mangiare molti cibi vegetali e soprattutto pochi o nessun cibo animale.

L’estate sta calando, che prodotto o ricetta… “vegustosa” e sana consiglierebbe ai “neofiti” vegan?
L’estate sta finendo, come sempre troppo presto. In questo momento è tuttavia ancora gettonatissima l’insalata fredda di chicchi di cereali (non solo riso ma anche farro, orzo, quinoa, kamut, ecc) con legumi, verdura a pezzetti, frutta secca ed erbe aromatiche, ma anche un piatto caldo di veloce preparazione come può essere lo spezzatino di tofu con le patate, oppure cubetti di tofu soffritti con vedura di stagione a pezzetti, o ancora una buona pasta integrale con verdura come zucchine, melanzane, peperoni, o pesto di noci, pinoli e salsa di pomodoro.

Veg Hip Week, cosa si aspetterà dall’evento?
Mi aspetto che eventi come questo possano indurre sempre più persone ad agire scegliendo uno stile di vita più rispettoso in senso lato, mostrando loro come sia facile. E’ una scelta che ha delle ricadute immediate, tanto più potenti quanto maggiore è il numero di soggetti che la compie e che, soprattutto, non è soggetta a nessun vincolo se non quello della nostra volontà.

Luciana Baroni è Medico chirurgo, specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia, con un Master internazionale in Nutrizione e Dietetica, nel 2000 ha fondato Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV, di cui è Presidente in carica. Ha scritto e curato la traduzione di numerosi articoli e pubblicazioni concernenti salute, alimentazione e stile di vita, con particolare riguardo all’alimentazione a base vegetale, che formano il corposo contenuto del sito dell’Associazione e di alcune opere a carattere divulgativo



http://lucianabaroni.blogspot.com/

http://info.lowimpact.it/it/contenuti/interviste/34-default/531-veg-hip-week-in-avvicinamento-intervista-alla-drssa-luciana-baroni.html
http://www.facebook.com/#!/redazione.lowimpact

mercoledì 21 settembre 2011

Low Impact intervista Raffaella Ravasso di Vegusto Italia




Proseguiamo il nostro viaggio di avvicinamento alla Veg Hip Week.
Scopriamo qualcosa di più dell’ecologia della nutrizione grazie a Raffaella Ravasso, di Vegusto in Italia, coautrice del libro “ecologia della nutrizione”
ed esperta di veganesimo.


Ci parli di Vegusto…


Vegusto Italia nasce dalla voglia di partecipare ad un progetto etico nato nel 1997 nella Svizzera tedesca. Così io e Karin (Ranzani ndr) abbiamo deciso di portare in Italia una linea di prodotti gustosissimi, 100% vegetali, dai sapori squisiti. In poco tempo siamo andate dalla Vegusto in Svizzera (luogo in cui avevo già lavorato per 2 anni nel 2005) , spiegato la nostra idea e … abbiamo subito trasformato l' idea in azione.
Ormai i tempi sono maturi per diffondere la cultura vegan, basata sul rispetto della natura, della salute, degli animali e dell' ambiente e siamo convinte di poter far passare questo messaggio a tante, tantissime persone.


Secondo Lei che rapporto c’è tra alimentazione ed ambiente?

Esiste un principio che si chiama Esho funi: noi siamo tutt'uno con il nostro ambiente.
Le nostre scelte alimentari, e non solo, hanno un enorme impatto sull' ambiente in cui viviamo. Per portare un banale esempio: Per 1 kg di manzo da allevamento intensivo servono 100.000 litri d'acqua, per non parlare delle deiezioni che inquinano le falde acquifere e la quantità enorme di cereali usati per nutrire gli animali da allevamento.
L’estate sta calando, che prodotto o ricetta… “vegustosa” consiglierebbe ai “neofiti” vegan?
Vegusto è talmente gustoso che si può prestare a qualsiasi piatto. Per chi ama mangiare un po’ veloce, un bel burger ai funghi con il No muh (imitazione del formaggio) con tanta insalata e pomodori.
Per chi ama cucinare una deliziosa melanzana alla parmigiana fatta con no muh melty, alternativa deliziosa alla mozzarella.. una vera Bontà..Ci tengo a precisare che tutti i No Muh sono senza glutine e senza soia.

Perché avete deciso di partecipare alla Veg Hip Week?

Perché crediamo che sia fondamentale portare il messaggio vegano in più posti possibili. Il modo migliore è andare tra le persone a fra assaggiare la bontà delle alternative ai prodotti animali.
E' ora di prendere coscienza delle nostre azioni e di come questa vanno a creare la realtà che ci circonda. Come dice un antico detto degli indiani d' America: abbiate cura della terra: vi è stata data in prestito dai vostri figli.


http://www.vegusto.it/

http://www.veghipweek.it/

http://info.lowimpact.it/it/contenuti/interviste/34-default/526-lezione-di-ecologia-della-nutrizione-con-raffaella-ravasso.html

mercoledì 7 settembre 2011

Ecologisti ci si nasce o ci si diventa? Intervista a Letizia Palmisano, ecologista e giornalista


Letizia 31 anni, romana. Ecologista e giornalista a forte vocazione ambientale. Questi sono, in poche parole, gli aggettivi che meglio la definiscono.
Con noi sta seguendo la Veg Hip Week attraverso una serie di interviste e speciali sul portale Low Impact.
Equology Ethic Competence …. ha deciso di intervistarla per farvi sapere qualcosa di più di lei.



Letizia, Ecologisti ci si nasce o ci si diventa?
Nel mio caso credo di esserci nata o almeno di aver avuto in me sempre un “seme green” che poi, anche grazie ad una serie di coincidenze fortunate e di persone molto preparate e sensibili (dalla famiglia alla scuola), è germogliato e continua a crescere ancora, perché non si smette mai di imparare come essere ogni giorno più sostenibile. Tuttavia ritengo anche che la consapevolezza si possa apprendere e in quel caso “correggere il tiro” e permette di diventare ecologisti anche da adulti: non è mai troppo tardi.

Con una laurea in giurisprudenza, peraltro in un profilo finanziario, come si arriva ad essere giornalisti “green”?
Oltre ad essere ecologista, ho sempre ritenuto importante mettere il proprio impegno in ciò in cui si crede. Non ho mai amato il “lamentificio” che derogasse agli altri il trovare soluzioni (e a volte la soluzione siamo noi stessi, ma la pigrizia è più forte della consapevolezza). Quindi ho sempre preso parte alle piccole tante battaglie anche a livello locale in cui l’ambiente, potete ben immaginare, rivestiva un ruolo fondamentale. Se ognuno poteva dare il proprio contributo, io cercavo di farlo attraverso blog, la rete e scrivendo comunicati. Da lì è iniziata la collaborazione con alcuni giornali fino ad arrivare all’iscrizione all’albo. E intanto la laurea e l’attività forense. Però ben presto, mi son accorta che mi mancava il mio “habitat”. Non riuscivo a relegare l’ecologia solo al tempo libero, ma volevo farne anche una piccola missione personale utilizzando le mie capacità e quindi prima con la scrittura e poi sviluppando una serie di competenze sulla comunicazione latu sensu.

Solo ambiente quindi?
No, ambiente vuol dire tante cose: una serie di innovazioni tecnologiche che permettano di vivere meglio a minor impatto ambientale, la salvaguardia di prodotti locali (e la riscoperta dei sapori) e la consapevolezza di ciò che si mangia, l’efficienza nelle pubbliche amministrazioni, immaginare come sarà lo sviluppo delle città e della società…




Dacci un paio di indicazioni Veg Hip…
Mi vengono in mente veramente tante cose. Dico le prime: ieri ho (ri)preso un po’ di intimo “bio”. La prima volta che ho letto “mais” e legno devo dire che ero un pizzico titubante. Ho dovuto felicemente ricredermi: sono eccezionali anche per il senso di “tocco di nuvola” che danno sulla pelle. Le altre nella cucina: prodotti freschi di stagione con una predilezione per frutta e verdura e per prodotti a Km zero. Mi piace definirmi locavora, come mi ha insegnato un amico veramente esperto in sapori del Lazio, Vincenzo Mancino.

Due piatti al volo, ‘sta volta dacceli tu, dopo quelli chiesti ai nostri ospiti…
La pizza con la cipolla: dopo 4-5 ore di lievitazione la ri-impasto con un po’ di cipolla prima soffritta in padella con olio e lascio ancora lievitare per circa tre ore Dopodiché spennello con un po’ del liquido tirato fuori dalla cipolla stessa assieme all’olio quando la soffriggo (che preventivamente metto da parte) e lascio cuocere in forno (classe A, ovviamente”). E il riso (che prendo sfuso) cotto immerso in poche dita d’acqua e della verza (o scarola, o quel che abbiate) con un pizzico di peperoncino. Beh quest’ultimo a dire il vero è calabrese, come a dire il vero anche la cipolla… di Tropea. D’altra parte, chi mi darebbe torto?.

Grazie Letizia!

http://www.letiziapalmisano.it/html/
http://info.lowimpact.it/
http://it-it.facebook.com/low.impact.page 

giovedì 23 giugno 2011

La vita del pianeta è nelle nostre mani

"Il costante ripetersi di eventi che mettono a rischio la salute del pianeta, oltre alla pratiche nocive per l'ambiente che sono state messe in atto a partire dalla seconda metà XIIX secolo, impongono oggi un forte impegno da parte dell'intera comunità in quanto l'ambiente è un bene di tutti ed è necessario che ciascuno faccia la propria parte per preservarlo prima che sia troppo tardi.
I problemi da affrontare sono molti ma sarà solo attraverso la diffusione dell'informazione e l'adozione di strategie pragmatiche e realizzabili che potremo ottenere comportamenti più virtuosi da parte di tutti."

Questo è ciò che afferma Low Impact, associazione nata per divulgare e promuovere l'impegno per la salvaguardia del pianeta.

Low Impact ha introdotto un approccio nuovo al Risparmio Ambientale.
Tale approccio consiste nella condivisione delle responsabilità rispetto al tema del Risparmio Ambientale tra istituzioni, imprese e cittadini.
Secondo Low Impact ciascuno può fare la sua parte.

Le imprese e le istituzioni, che sono i soggetti che incidono maggiormente sull’ambiente, possono adottare comportamenti e decisioni più orientati al Risparmio Ambientale, così come previsto dai Disciplinari Low Impact. Solo rispettandoli possono entrare a far parte dell’Associazione.
Ma loro non sono i soli soggetti a doversi impegnare perché anche noi privati cittadini possiamo fare la nostra parte e possiamo svolgere un ruolo di assoluto rilievo.

Per approfondimenti e per scoprire come anche tu puoi fare la tua parte visita il sito http://info.lowimpact.it/