Le creme, per quanto pubblicizzate, possono contribuire a rendere più morbida e idratata la pelle, a migliorarne l’aspetto in superficie, ma non servono a risolvere radicalmente il problema della cellulite.
Lo dice la fondazione tedesca Warentest che ha testato otto prodotti cosmetici: tutte hanno ottenuto un voto insufficiente.
Alcuni esempi?
Nel 2009, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, aveva censurato la campagna pubblicitaria e il sito internet di Nivea My Silhouette, in quanto prometteva la riduzione fino a 3 cm di coscie, fianchi e giro vita. Tale effetto veniva ricollegato alla presenza nel prodotto di alcune sostanze, quali Thè bianco e estratto di Anice.
Era stata inoltre censurata, la pubblicità del trattamento Good Bye Cellulite, sempre della Nivea.
L'IFO ( Istituto Fisioterapici Ospedalieri) incaricato dall'Autorità di valutare l'attendibiltà scientifica delle promesse, aveva ritenuto che, la documentazione prodotta non fosse sufficiente a dimostrare l'efficacia del trattamento. L'Antitrust aveva quindi sanzionato Nivea con una multa di 150.000,00 euro.
Nel 2010, il Tar Lazio a seguito del ricorso presentato, dalla società Beiesdorf (titolare del marchio Nivea) aveva annullato la pronuncia dell'Agcom.
Nel mese di ottobre 2010, l'Agcm ha riaperto il procedimento, sulla base dei nuovi documenti presentati dalla società, della relazione predisposta dal Direttore scientifico dell'Istituto Dermatologico San Galliano, ha ribadito la scorretteza dei messaggi publicitari, ai sensi degli art. 20 e 21, comma 1, lettera b), del Codice del Consumo e confermato la sanzione di € 150.000 e ha inoltre disposto l'adeguamento delle confezioni di vendita del prodotto My Silhouette.
Anche l'Oreal, multinazionale francese. è stata multata.
I casi riguardano Lifactiv Retinol HA, la crema che promette di dare risultati visibili in quattro giorni, di consentire la scomparsa totale delle rughe e di prevenirle in toto e Cellu-metric di Vichy, l'anticellulite che avrebbe la capacità di ridurre del 20% gli "inestetismi della cellulite" alias la buccia d'arancia.
Per l'Antitrust la documentazione offerta dalla multinazionale dei cosmetici non offre adeguato sostegno "ai vanti di efficacia espressi nei messaggi" mentre, riguardo al possibile effetto sulla pelle a buccia d'arancia, si ricorda come l'Istituto superiore di Sanità abbia ribadito che tale inestetismo "non può essere risolto attraverso l'impiego di prodotti cosmetici".
E per questo ha comminato una multa complessiva di 270 mila euro per pratica commerciale scorretta
È sempre di 100 mila euro la sanzione amministrativa inflitta alla L'Oreal per il prodotto Ultralift di Garnier, il cui spot tv prospettava un'efficacia antirughe, con un effetto distensivo della pelle apprezzabile in un'ora, e con una riduzione delle rughe marcate in 15 giorni.
Per il Garante, infatti, «l'efficacia antirughe che può essere legittimamente ascritta al prodotto non corrisponde a quella di un totale appianamento della rugosità dopo un'ora o dopo 14 giorni, come il messaggio indurrebbe a ritenere».
Cosa fare allora per combattere la cellulite? Meglio sicuramente adottare un’alimentazione corretta ed equilibrata e fare regolarmente attività fisica che, oltre a renderci più belli e sani, ci fa sentire più felici e in armonia con noi stessi.
FONTI:
www.test.de/presse/pressemitteilun-gen/Cellulite-Produckte-Keine-sichtbare-Wirkung-Alle-mangelhaft-1774836-2774836/
http://www.adiconsum.it/
http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=27026
Mensile Terra Nuova
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