martedì 28 giugno 2011

"Mamme fanno impresa", progetto per orientare mamme aspiranti imprenditrici

I dati sono preoccupanti soprattutto per quanto riguarda la finestra dell’Italia femminile che lavora. Conciliare vita famigliare e lavoro appare nell’Italia del 3° millennio un’impresa titanica! Ottocentomila donne “licenziate” o costrette a lasciare il lavoro a causa della maternità. Ovvero l’8,7% delle donne lavoratrici con almeno un figlio. Tante sono le mamme che, nel 2010, hanno abbandonato il mondo del lavoro o sono state costrette a farlo.

I dati del Rapporto Annuale Istat 2011 sullo stato dell’Italia mostrano uno spaccato della situazione lavorativa al femminile desolante: una volta lasciato il lavoro, solo il 40,7% delle donne ha ritrovato un impiego.
Infatti, sempre secondo l’Istat, su 100 donne licenziate o indotte a dimettersi, riprendono a lavorare in 15 al Nord e in 23 al Sud.
A subire l’allontanamento dal lavoro a causa della maternità sono soprattutto le mamme giovani (13,1%) quelle che vivono al Sud (10,5%) e quelle con titoli di studio più basso (10,4%).

Per chi invece riesce a tenerlo, il lavoro, il divario con gli stipendi maschili, è ancora notevole. La retribuzione netta mensile delle lavoratrici dipendenti è di 1.077 euro contro i 1.377 degli uomini, circa il 20% in meno.

Se confrontati al resto dei Paesi europei, inoltre, i dati sulla partecipazione delle donne al mondo del lavoro sono allarmanti: nel 2010 il tasso di occupazione al femminile si è arrestato al 46,1%, il 12% in meno rispetto alla media europea.

Rare le aziende quindi che agevolano le donne in generale e il diritto alla maternità.
Preca Brummel è una di queste: azienda produttrice di abbigliamento per bambini 0-16 anni, partendo dal principio per cui nessuno meglio di una mamma può capire le esigenze di un'altra mamma, ha sviluppato il progetto "Mamme fanno impresa".

Obiettivo è quello di sostenere e supportare le donne che si vogliono reiventare imprenditrici dopo e unitamente alla sfida di essere mamme in una società che non valorizza abbastanza le donne in generale e che spesso penalizza quelle che decidono di diventare madri.

L'azienda punta quindi su di loro affiacandole e incentivandole ad entrare nella propria rete commerciale, condividendo con le neo imprenditrici rischi ed opportunità.

Per saperne di più: http://www.mammefannoimpresa.it/

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